Terapie Farmacologiche
I medici generalmente prescrivono farmaci volti a ridurre il dolore e la stanchezza che si presenta durante il giorno e altri con il preciso obiettivo di migliorare la qualità del sonno. Le risposte dei pazienti a questi farmaci variano molto, e anche se la FDA ha approvato nel 2009 Lyrica, Cymbalta e Savella per il dolore fibromialgico. Ma, mentre i primi due farmaci sono comunemente prescritti anche in Europa, il "Savella", commercializzato in Europa come "Ixel" viene indicato con profili di rischio troppo elevati rispetto ai presunti benefici.
In ogni caso dobbiamo ricordarci che le opzioni per la terapia farmacologica non devono essere limitate a questi tre farmaci. Ce ne sono molti altri presenti sul mercato che possono aiutare ad alleviare i sintomi, anche se non sono stati specificamente approvati dalla FDA per la fibromialgia. Possiamo distinguere fondamentalmente due classi di farmaci utilizzati per il trattamento della FM: i farmaci miorilassanti, che agiscono sulla manifestazione “periferica” della FM cioè sulla contrattura muscolare, e i farmaci che potenziano l’attività della serotonina che agiscono invece su uno dei meccanismi “centrali” della malattia.

La grande novità è stata l’introduzione dei Farmaci Inibitori della Ricaptazione della Serotonina (SSRI), utilizzati primariamente come antidepressivi, ma che si è poi visto essere estremamente efficaci su alcune delle manifestazioni della FM, in particolare sulla astenia e sulla insonnia.
Terapie Non Farmacologiche
Si può affermare che tutte le terapie non farmacologiche note, più o meno ortodosse, sono state utilizzate nel trattamento della FM. Non è pertanto semplice districarsi nell’ambito di un campo nel quale molto spesso risulta difficoltoso separare la reale efficacia di un trattamento dalla semplice suggestione. È quindi necessario basarsi solo sui dati dimostrati che derivano dagli studi scientifici. Il primo punto da chiarire è relativo alle terapie fisiche (TENS, ionoforesi, termoterapia, ecc.) che vengono spesso consigliate ai pazienti con FM: a parte la TENS, nessuna altra terapia fisica ha dimostrato risultati superiori al placebo.

Per tali motivi la raccomandazione da fare ai pazienti con FM è quella di svolgere senza limitazioni le normali attività quotidiane, evitare prolungati periodi di inattività e dedicarsi ad attività sportive moderate in base all’allenamento del singolo soggetto: occorre in pratica mantenersi in movimento senza raggiungere il limite di affaticabilità del muscolo. Per coloro che ne hanno la possibilità è consigliata l’attività motoria in acqua termale, che aiuta molto a rilassare la muscolatura.
Tecniche osteopatiche di rilascio miofasciale, infiltrazione dei tender point e agopuntura con l'obiettivo di ridurre la tensione muscolare e di diminuire il dolore dei tender point possono dare un aiuto molto importante nella remissione della malattia e a protrarre i benefici per un periodo anche molto lungo (fino a sei mesi).
La terapia non farmacologica che negli ultimi anni ha però radicalmente cambiato l’approccio terapeutico e la prognosi della FM è certamente la Terapia di Rilassamento Muscolare Profondo: Training Autogeno di Schultz, Terapia Cognitivo-Comportamentale, Terapia di Rilassamento basata su Tecniche Ericksoniane.
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