martedì 20 settembre 2011

Trigger point o Tender point ?

C'è ancora molta confusione, anche tra i medici e gli "addetti ai lavori", sulla distinzione tra Trigger Point e Tender Point e sulla loro reale importanza nella diagnosi differenziale tra la Fibromialgia (SFM) e la Sindrome Dolorosa Miofasciale (SDM). Ma andiamo con ordine. Innanzitutto cerchiamo di capire il significato e la differenza che esiste tra questi due segni clinici.

Trigger point
Sono punti estremamente dolorosi localizzati in un qualsiasi muscolo, i quali se non trattati possono ridurre di molto la capacità funzionale del muscolo interessato, simulando un dolore fibromialgico. Interessano il tessuto miofasciale e al tatto il terapista li avverte come piccole zone a benderella o noduli dolenti integrati nel muscolo stesso. Essi, proprio perchè coinvolgono il tessuto miofasciale, possono proiettare il dolore anche in zone molto distanti dal punto trigger.

Tender points
Sono aree dolenti alla pressione (anche leggera) localizzate in parti ben individuate del corpo.  E comunque il dolore è evocato esclusivamente nell'area in cui si trovano e mai a distanza. Infatti, anche se il 90% dei 18 Tender Point sottendono in un'area di uno o più trigger points, i Tender Point producono dolore in un'area circoscritta, delimitata e precisa.

La diagnosi di FM si è basata fino a qualche anno fa sui criteri dell’American College of Rheumatology (ACR) del 1990 (Wolfe F. et al.: “The American College of Rheumatology 1990 criteria for the classification of fibromyalgia“. Arthritis Rheum, 1990; 2: 160-172) che prevedono la presenza di dolore muscolo-scheletrico diffuso da almeno 3 mesi, associato a dolorabilità di almeno 11 dei 18 tender points illustrati nella Figura. L’utilizzo di tali criteri ha costituito un importantissimo passo in avanti nella comprensione della FM consentendo di standardizzare la diagnosi e di potere confrontare i lavori scientifici, in particolare quelli di tipo epidemiologico, non essendovi, come abbiamo già detto in altro capitolo, alcun esame di laboratorio o radiologico che possa diagnosticare la fibromialgia, utili solo per fare diagnosi differenziale ed escludere così la presenza di altre patologie.

Nel mese di aprile del 2010, un gruppo di reumatologi che operano per conto della American College of Rheumatology (ACR) ha pubblicato nuovi criteri preliminari su come i medici dovrebbero diagnosticare la fibromialgia. Ci sono molti pro e contro su questi nuovi criteri, ma la cosa che lascia più stupiti è che i Tender Point, come elementi diagnostici, sono stati rigettati e sostituiti con una lista di controllo dei sintomi.

Per chi fosse interessato a questo argomento rimando al  link
Nuovi criteri ACR proposti per la Diagnosi di Fibromialgia

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